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Medical device challenge: Covid non ferma l’impegno per Dynamo Camp
Sarà digitale la terza edizione dell’iniziativa promossa da Confindustria dispositivi medici e Fispes (Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali) a sostegno dei programmi di terapia ricreativa per bambini e ragazzi con gravi patologie

Covid non ferma l’impegno la terza edizione di Medical device challenge, l’iniziativa sportiva promossa da Confindustria dispositivi medici in collaborazione con Fispes (Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali) e Dynamo Academy a sostegno di programmi di terapia ricreativa. Pensata per i giovani ospiti di Dynamo Camp, bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni con gravi patologie, la Medical device challenge si è svolta negli anni passati nell’Oasi naturalistica di Limestre (Pistoia). Per il 2020 si passa al digitale: è in programma dal 4 al 18 dicembre e si svolgerà completamente a distanza attraverso l’uso di un fitness tracker e di una app in grado di registrare sotto forma di punteggio le prestazioni sportive individuali dei partecipanti.
Atleti, manager e dipendenti
Gli atleti di Fispes saranno coach e motivatori di squadre composte da dipendenti, manager e amministratori delegati delle imprese dei dispositivi medici. “Si tratta di una iniziativa che da un lato contribuisce a sostenere le attività di Dynamo e dall’altra, grazie alla collaborazione con gli atleti Fispes – commenta Mirella Bistocchi vicepresidente Confindustria Dispositivi Medici con delega a etica e impegno sociale – ci aiuta a promuovere una società inclusiva e senza barriere. Per l’alto contenuto sociale dell’iniziativa abbiamo ritenuto doveroso trovare nuove formule e modalità per non rinunciare a questa edizione che porta con sé anche un messaggio di speranza ulteriore, visto il momento particolarmente delicato”.
“Correre insieme per favorire l’inclusione”
Sandrino Porru, presidente di Fispes, commenta: “Siamo felici di far parte di nuovo di una squadra che lavora per abbattere qualsiasi tipo di barriera in nome della solidarietà, della sensibilità e del sostegno verso i più deboli. Questa nuova modalità che abbiamo trovato per promuovere il Medical Device Challenge è utile per far capire come, davanti alle difficoltà, sia sempre possibile sforzarci per ottenere risultati importanti. Oggi torniamo a correre insieme per favorire l’inclusione e la socializzazione dei ragazzi attraverso l’attività sportiva, strumento fondamentale – conclude Porru – anche per affrontare le avversità della vita”.