Ecco come cambierà l’Aifa: niente dg e nuova Commissione scientifica ed economica del farmaco

Novità importanti in Aifa. L’Assemblea di Palazzo Madama ha approvato il decreto recante disposizioni urgenti di proroga della partecipazione di personale militare al potenziamento di iniziative della Nato, delle misure per il servizio sanitario della regione Calabria, nonché di Commissioni presso l’Aifa che introducono sostanziali modifiche all’assetto dell’Agenzia italiana del farmaco. Con 86 voti favorevoli, 28 contrari e 46 astensioni è passato il provvedimento che conteneva anche i due emendamenti presentati dai capigruppo di FdI e FI sulla riforma dell’Aifa.
Abolito il dg di Aifa
Come anticipato da Quotidiano sanità, verrà eliminata la figura del direttore generale, ad oggi ricoperta da Nicola Magrini, e verranno soppresse la Commissione consultiva tecnico-scientifica (Cts) e il Comitato prezzi e rimborso (Cpr), mentre le loro funzioni saranno attribuite a nuova commissione unica denominata Commissione scientifica ed economica del farmaco (Cse). Inoltre, il presidente dell’Aifa, attualmente Giorgio Palù, diventerà rappresentate legale dell’Aifa. Tuttavia, è stato inserito un emendamento correttivo al fine di evitare il rischio di un blocco transitorio nell’attività dell’agenzia, perciò la figura del direttore generale verrà abrogata solo a seguito della nomina del nuovo presidente a cui passeranno tutti i poteri.
Nuove modalità di nomina
Con un decreto del ministero della Salute, di concerto con Funzione pubblica e il Mef, d’intesa con la Conferenza Stato Regioni, saranno individuate non più solo le funzioni ma anche le modalità di nomina dello stesso presidente di Aifa, nonché del direttore amministrativo e del direttore tecnico-scientifico, due figure istituite dalla riforma dell’ex ministra della Salute, Giulia Grillo nel 2019 ma ad oggi mai nominate.
Il nuovo assetto di Aifa
Il Consiglio di amministrazione di Aifa sarà, dunque, formato dal presidente, da due rappresentanti indicati dal ministero della Salute e due rappresentanti indicati dalla Conferenza Stato Regioni. Saranno, poi, stabiliti i nuovi criteri di nomina del presidente, che ora viene designato dal ministro della Salute d’intesa con la Conferenza Stato Regioni, e del nuovo comitato Cse.
Velocizzare le approvazioni
“Aifa è un organismo importantissimo – ha sottolineato il ministro della Salute Orazio Schillaci – che a mio giudizio necessita di una rivisitazione e un ammodernamento. È stato istituito più di 20 anni fa, credo che ora sia fondamentale andare a rivederne la governance: Aifa deve fare più ricerca e c’è poi l’anomalia di un presidente che non ha la rappresentanza legale dell’Aifa. La riforma va in questa direzione, credo sia un provvedimento giusto per ammodernare. Una volta finito il percorso spero che i tempi dei dossier che Aifa esamina diventino molto più brevi. Abbiamo un ritardo incredibile nell’approvazione dei nuovi farmaci rispetto agli altri Paesi europei. Avere uno snellimento delle procedure nel rigido rispetto della sicurezza dei pazienti credo sia mandatorio”, conclude il ministro.
SEGUICI SU