Stabilità, la Corte dei Conti: “Nel 2016 per la sanità incremento di soli 500 milioni”

“La legge di stabilità dispone la riduzione di oltre 2 miliardi del fabbisogno sanitario nazionale standard per il 2016. In attesa di conoscere le conseguenti misure di razionalizzazione ed efficientamento della spesa (la cui individuazione è stata rinviata ad una successiva Intesa) , va osservato che la riduzione operata, se valutata al netto degli 800 milioni necessari per l’adeguamento delle prestazioni ai nuovi Lea, fa sì che l’incremento delle risorse rispetto al livello 2015 sia solo di 500 milioni”. A dirlo non sono le opposizioni parlamentari del governo Renzi, ma i giudici della Corte dei Conti sentiti oggi in audizione davanti alla commission Bilancio del Senato per esprimere un parere sulla legge di Stabilità 2016.
“A parità di condizioni (ante aggiornamento LEA) – si legge nella relazione presentata dai giudici contabili – la correzione prevista porta ad un forte ampliamento della forbice tra andamento tendenziale della spesa e fabbisogno standard: si tratta di oltre 3.172 milioni. E ciò scontando il carattere permanente e strutturale delle misure di correzione, introdotte nel luglio scorso con il DL 78/2015, per oltre 2.352 milioni”.
Infine – si legge in chiusura del paragrafo dedicato alla spesa sanitaria – la sostenibilità del sistema sarebbe legata “al maturare dei processi che erano stati avviati con il Patto della salute nel luglio 2014 e che attengono anche alla revisione del sistema di compartecipazione alla spesa, alla ripresa di un’adeguata politica di investimenti, alla revisione dei meccanismi di calcolo del fabbisogni regionali, nonché alla previsione di meccanismi premiali”.
IL TESTO DELL’AUDIZIONE
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