Tassa di scopo a favore dei farmaci innovativi? Sì, pagata da chi inquina

Una tassa di scopo a carico di chi inquina l’ambiente (anche con polveri sottili) per sostenere il costo dei farmaci innovativi, soprattutto oncologici. La proposta è stata formulata oggi a Roma da Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Sanità del Senato, in occasione del convegno ‘Il governo dell’innovazione farmaceutica: modelli di governance dei farmaci innovativi ad alto costo’. L’idea fa il paio con quanto già suggerito alcune settimane fa dagli oncologi ospedalieri riuniti nell’Aiom, che hanno proposto un aumento di prezzo del tabacco per finanziare i farmaci innovativi. “Tutto il Paese dovrebbe contribuire alla salute dei cittadini – ha detto la senatrice Pd – anche per evitare il rischio vero, cioè che farmaci oncologici innovativi ed efficaci, ma ad alto prezzo, diventino qualcosa per gente ricca”. La soluzione della tassa di scopo, ha aggiunto la senatrice, “sarebbe però a breve termine”. Il problema andrebbe invece risolto con una “riconversione della spesa”, ovvero “finalizzando a questo scopo parte dei risparmi del Patto per la Salute” e attraverso la “ridefinizione della compartecipazione delle case farmaceutiche”. Fondamentali infine, ha concluso, “i risparmi che potranno derivare dalla legge, a fine gennaio in aula alla Camera, sulla responsabilità medica”.
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