Nasce il super Database genetico e clinico mondiale
Oltre 60 ospedali, centri di ricerca e istituzioni di 41 Paesi hanno siglato ieri un accordo per la creazione di un unico Database finalizzato alla raccolta dei dati genetici e clinici a livello mondiale.
Un progetto arduo, volto a definire standard internazionali di gestione e condivisione dei campioni, nel rispetto dei principi fondamentali di privacy ed etica, e ad incoraggiare la condivisione volontaria e responsabile dei metodi di lavoro.
L’obiettivo generale – spiega il Libro Bianco pubblicato dai membri del consorzio – sarà quello di “confrontare i singoli profili genetici con le sequenze ed i campioni clinici archiviati nella Banca dati” al fine di “rivelare i meccanismi sottostanti alle patologie e le risposte alle diverse terapie farmacologiche”.
Si tratta, in sostanza, di uno strumento volto a definire le categorie diagnostiche, snellire le sperimentazioni cliniche ed associare con maggiore facilità le terapie ai profili dei pazienti.
“In pochi anni il prezzo del sequenziamento del genoma è diminuito di milioni di volte”, ha spiegato David Altshuler, uno dei promotori del progetto e direttore del Broad Institute del MIT (Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, la più importante università di ricerca al mondo). “Il risultato è che invece di avere accesso a pochi genomi umani ora ne possiamo studiare migliaia alla volta, insieme ai dati clinici delle persone e a come reagiscono a vari trattamenti”.
L’alleanza intende avvalersi, pertanto, di queste enormi quantità di dati che, ad oggi, non sono sfruttate appieno dalla ricerca ed utilizzate in maniera organica.
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