Pnrr Salute, al via gare per oltre 3,2 miliardi di euro

Entra nel vivo l’aggiudicazione delle risorse per la Missione Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Invitalia ha pubblicato le procedure di gare relative ai servizi tecnici e lavori per la realizzazione e il potenziamento delle strutture del Servizio sanitario nazionale (Ssn) previste dal Piano. Il valore complesso è di oltre 3,2 miliardi di euro.
Ospedali e territorio: 1.189 interventi
Gli accordi quadro, suddivisi in lotti geografici, consentiranno di ricevere le offerte da parte degli operatori economici che saranno chiamati a realizzare le singole prestazioni necessarie per la realizzazione di lavori, opere pubbliche e servizi tecnici per 1189 interventi infrastrutturali della Missione Salute che riguarderanno Case della Comunità, Ospedali di Comunità, Ospedali sicuri (antisismica) e Centrali operative territoriali. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per il 14 settembre 2022.
I contratti di sviluppo
Il ministero della Salute ha reso disponibile ai Soggetti attuatori dei Contratti istituzionali di sviluppo (Cis), Regioni e Province autonome, il supporto tecnico operativo di Invitalia, in qualità di centrale di committenza, nell’ambito delle azioni di accelerazione degli investimenti messe in campo dal ministero dell’Economia e delle Finanze.
I Contratti istituzionali di sviluppo (Cis) sono strumenti di programmazione identificati dalla normativa nazionale per la Missione Salute del Pnrr (decreto legge 77/2021). Riportano l’elenco di tutti i soggetti idonei ad attuare ogni singolo intervento e i loro obblighi e impegna le parti a garantire la qualità della spesa pubblica. I Cis includono il Piano operativo di ogni singola Regione e il cronoprogramma degli interventi. Per governare e controllare l’attuazione dei contratti è stata prevista l’istituzione di un tavolo che riunisce ministero della Salute, enti locali e ministero dell’Economia. Questo organismo dovrà valutare l’andamento delle attività e il rispetto degli impegni; verificare, almeno ogni sei mesi, l’attuazione del Piano operativo; approvare eventuali modifiche o, se necessarie, proposte di definanziamento. La priorità è rispettare scadenze e traguardi del Pnrr per non compromettere l’accesso ai fondi. In caso di inadempienze da parte delle Regioni, il ministro della Salute potrà far scattare i poteri sostitutivi.
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